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vacanza al mare


di benves
08.11.2019    |    39.027    |    5 9.8
"Per un attimo il mio cervello annebbiato ha un barlume di lucidità ed improvvisamente mi rendo conto di udire dei lamenti, dei miagolii che provengono dal..."
Sono state tre settimane magnifiche ed intense, divertenti e spensierate in una isoletta del mediterraneo
Sono partita con due amiche.
Una di esse si è fermata per soli dieci giorni, poi la mia vacanza è proseguita in compagnia della sola Eleonora.
Eleonora e una donna molto attraente, come me, del resto.
Siamo una bella coppia.
Entrambe molto alte, io mora , lei bionda, entrambe con un seno importante e lunghe gambe snelle.
Non mancano le occhiate di apprezzamento anche da parte di ragazzi molto più giovani di noi .
Eleonora pratica naturismo, ovvero prende il sole completamente nuda, mentre io, sulla spiaggia, tolgo solo il reggiseno.
L'isola dove trascorriamo le vacanze sembra nata per assecondare qualsiasi fantasia sessuale.
Spesso abbiamo sorpreso coppie fare l’amore sulla sabbia, a pochi passi da noi, là dove le spiagge non siano affollate.
Talvolta abbiamo visto coppie gay giocare in acqua al riparo da sguardi indiscreti.
Ma inevitabilmente, osservando i movimenti, ci si rendeva presto conto che i due maschietti stavano godendo uno del corpo dell'altro.
In questa atmosfera surriscaldata fino all'esasperazione, io ed Eleonora ci godevamo semplicemente il sole ed il mare cristallino, pur essendoci confessate, più di una volta, che sarebbe stato bello provare qualcosa di trasgressivo .
Il nostro sogno da anni era incontrare una lesbica esperta che ci facesse conoscere ogni sfaccettatura del piacere saffico.
Nelle nostre fantasie noi avremmo dovuto essere completamente passive lasciando che lei si divertisse sui nostri corpi in tutti i modi immaginabili ed inimmaginabili.
Purtroppo ogni anno il nostro sogno è sempre stato disilluso e siamo tornate sempre a casa, senza aver potuto provare ciò che tanto avremmo desiderato sperimentare.
Una volta consultammo perfino gli annunci particolari di un quotidiano locale e tentammo di contattare una donna , ma il suo cellulare risultava sempre spento.
Quel mese di luglio 2009, invece, lo ricorderemo per moltissimo tempo.
Io ed Eleonora eravamo in spiaggia, come sempre.
Giovanna era già partita, lasciandoci sole.
Accanto a noi l'ombrello venne occupato da un'altra coppia di signore.
Due donne decisamente affascinanti.
Una non era molto alta, biondina, un seno piccolo, ma il suo corpo era perfetto , direi adolescenziale. Scoprimmo poi che si chiamava Carmen ed aveva 45 anni.
La sua amica era piuttosto alta, mora, carnagione scura, occhi neri molto belli, piuttosto formosa, forse aveva qualche chilo di troppo, ma il suo corpo trasudava erotismo .
Si chiamava Dolores ed aveva 51 anni.
Le due si accomodano sotto l'ombrellone di fianco al nostro, ci sorridono educatamente, si spogliano completamente e si accingono a prendere il sole.
Naturalmente si riempiono di crema, una delle due massaggia il corpo dell'amica e mi rendo conto che il massaggio non è cosi innocente come quando io spalmo Eleonora con la crema.
La mora pare accarezzare il corpo della bionda. Si sofferma sulle natiche, insinua la mano fra esse, spalma con dolcezza infinita l'olio sul seno della sua amica e, devo dire, ci mette un sacco di tempo. Sussurro qualcosa ad Eleonora per attirare la sua attenzione.
Anche Eleonora, che mi strizza subito l'occhio , ha notato che le due donne assumono atteggiamenti decisamente bizzarri per essere due amiche interessate solo al bagno di sole ed a fare in modo di non scottarsi.
In questo momento Carmen sta spalmando la crema sulle cosce di Dolores ed a noi sembra proprio che si soffermi anche troppo sul pube depilato della compagna, spingendo la mano su e giù in modo fin troppo insistente.
Le due si posizionano al sole
Io ed Eleonora per un poco ci dimentichiamo della loro presenza.
Non è la prima volta che notiamo atteggiamenti ambigui su questa isola e presto dimentichiamo l'accaduto.
Dopo qualche tempo la mora si alza e prende una sigaretta.
Dopo avere frugato in borsa per un sacco di tempo si rende conto di non avere con se l'accendino.
Io la sto sbirciando con gli occhi semichiusi e quasi mi auguro di poter avere l'occasione di conoscerla. Afferro il mio accendino e glielo offro sorridendo.
Lei capisce al volo e viene a sedersi sul mio lettino ringraziandomi infinitamente per la cortesia.
E’ simpatica e cordiale.
Parla solo spagnolo, ma non è cosi’ difficile intendersi fra noi latini.
Ci presentiamo tutte quante e, in un modo o nell'altro chiacchieriamo tantissimo, come solo le donne sanno fare quando socializzano.
Trascorriamo insieme il pomeriggio, fra un bagno in mare ed il calore del sole che ci asciuga.
Verso le 19.00 Carmen suggerisce di andare tutte insieme a cena in un ristorantino tipico dove si mangia dell'ottimo pesce.
Siamo felicissime di accettare , anche perché, sinceramente, io ed Eleonora speriamo che la serata si trasformi in quello che abbiamo da tempo desiderato.
Ciascuna delle due coppie va a casa per una doccia e ci diamo appuntamento per le nove al piccolo ristorante sul mare dove abbiamo concordato d' incontrarci.
Io ed Eleonora siamo decisamente su di giri, ed una volta giunte in casa, fantastichiamo parecchio sulla possibile evoluzione della serata.
Io sono certa che le due amiche sono lesbiche e spero che la serata si concluda in modo stuzzicante.
Mentre mi preparo mi rendo conto di essere quasi bagnata , tanta è l'eccitazione per quello che, con ogni probabilità, potrebbe accadere.
Indosso un abito bianco scollatissimo e molto corto, con gonna a palloncino fermata da un elastico. Eleonora si mette un top che le lascia scoperta la pancia abbronzatissima, ed un panta-pareo lungo fino ai piedi.
Un filo leggero di trucco, capelli ancora bagnati e raccolti in una crocchia e tacchi vertiginosi.
Neanche avessimo un appuntamento con due spettacolari maschioni!
Al ristorante ci aspettano al tavolo Dolores e Carmen. abbronzate, ben truccate, vestite con cura
Sono davvero due donne spettacolari.
Senza falsa modestia, inutile dire che tutte e quattro attiriamo l'attenzione dei maschietti presenti, ma incuranti, ci concentriamo su noi stesse.
L'atmosfera si carica grazie al buon vino fresco e frizzante che beviamo senza parsimonia.
Le risate aumentano, il tono della conversazione scivola sempre più su argomenti piccanti.
Improvvisamente sento la mano della mora che si appoggia sulla mia coscia e risale, piano, fino a giocherellare con il bordo delle mie mutandine.
Ho lo stomaco in subbuglio e non riesco a terminare il pesce che giace nel mio piatto.
Il dito di Dolores ora si è aperto un varco e sta sfacciatamente giocherellando con le labbra della mia umidissima micina.
Non riesco a fare altro che aprire un po le cosce per agevolare la sua penetrazione.
Naturalmente non tocco più cibo e lascio che il dito di Dolores stuzzichi sempre più a fondo la mia umidissima fichetta.
Sento che, con il dito bagnato, cerca di giocare con il mio clitoride.
La posizione seduta non agevola certo i suoi tentativi, ma comunque il gioco si fa davvero pesante ed io credo di avere bagnato la sedia dove sono seduta.
Intanto le altre due ridono e scherzano, forse ignare, forse consapevoli di ciò che mi sta accadendo.
Il vino continua ad essere servito da un cameriere zelante verso da quattro allegrissime signore in vacanza.
Eleonora mi fa l’occhiolino e mi sussurra che forse è il caso di bere il caffè a casa nostra.
Chiediamo il conto
Carmen e Dolores, decisamente brille quanto noi due, accettano ben volentieri il nostro invito.
Quando ci viene servito un liquore, brindiamo tutte insieme
Carmen si allunga a baciare la sua amica sulla bocca e per un fuggevole istante la penetra con la lingua. Ci incamminiamo verso casa.
La mia amica Eleonora si affianca a Carmen, mentre io cerco di reggermi in piedi accanto a Dolores , che mi prende sottobraccio, anche se non è decisamente molto più lucida della sottoscritta.
Una volta in casa vado in cucina per preparare la moka, ma Dolores mi segue e mi blocca da dietro.
“Noi non beviamo caffè querida, se mai io voglio bere qualcosa di tuo” ( o almeno questa è la mia traduzione della sua frase).
Mi giro verso di lei, i suoi occhi neri mandano lampi di lussuria
Presto le sue labbra si appoggiano sulle mie.
Io chiudo gli occhi e mi godo la sua lingua che si apre un varco nella mia bocca per poi esplorarla.
Mi lascio andare.
Non e’ quello che desideravo da anni?
Dolores non perde tempo, mentre il suo bacio diventa sempre più profondo, le sue mani si infilano sotto il vestito e salgono alle mie cosce, fino a frugare, con movimenti convulsi, le mie mutandine.
La mano ( forse le mani…ma non capisco più nulla e la lascio fare) si insinua sotto lo slippino a carezzare il mio pube, a saggiare la mia fica.
Sento il suo sospiro farsi quasi ansimante quando le sue dita raggiungono il mio piccolo pertugio e lo sentono terribilmente umido.
Da parte mia non riesco a fare altro che divaricare un poco le gambe per permetterle di giocare meglio. Siamo in piedi, accanto al fornello, ci siamo completamente dimenticate delle altre due.
Per un attimo il mio cervello annebbiato ha un barlume di lucidità ed improvvisamente mi rendo conto di udire dei lamenti, dei miagolii che provengono dal salotto.
La curiosità a questo punto diventa troppo grande.
Mi ricompongo, sorrido a Dolores e le faccio capire che dobbiamo andare di la a vedere cosa sta succedendo.
Il suo sguardo mi fa capire che non vede l ora di accontentarmi.
Torniamo dalle altre abbracciate
Dolores mi cinge le spalle e mi accompagna verso la stanza dove potrò finalmente realizzare i miei desideri più sconci.
Carmen ed Eleonora non hanno perso tempo.
Anzi, probabilmente Carmen non ha perso un istante.
Ha già tolto il piccolo top ad Eleonora, la quale è seduta sul divano.
Carmen è in ginocchio davanti a lei e sta leccando con avidità i capezzoli della mia migliore amica.
Passa da uno all'altro con una lingua che sembra saettare sulla pelle. Si ferma qualche istante e succhia voracemente un capezzolo poi l'altro.
Eleonora ha gli occhi chiusi e mormora frasi sconnesse, geme, mugola .
Dolores vuole che io le guardi.
Mi pizzica i capezzoli attraverso l'abito leggero e mi invita a sedere sull'altro divano.
Carmen ora sta slacciando il panta pareo di Eleonora.
In pochi istanti Eleonora è completamente nuda, alla completa mercé di questa biondina esplosiva e piena di voglie.
Anche Carmen si denuda, cosi come sta facendo Dolores .
Poco dopo anche io vengo denudata dalle abilissime mani della mora.
Dolores mi fa capire che dobbiamo avvicinarci alle altre due.
Eleonora è distesa ad occhi chiusi sul divano e sta godendo delle abilissime carezze della sua biondina. Dolores mi invita ad abbassarmi sul corpo della mia amica e mi offre un seno da succhiare.
Sono decisamente ubriaca e non vedo l’ora di succhiare quel piccolo bottoncino di carne
Dolores prende in bocca l'altro capezzolo e Carmen lecca dolcemente il corpo di Eleonora ,scende sul ventre, indugia sull'ombelico e poi scende a lambire il pube della mia compagna di viaggio.
Sento Eleonora gemere sempre di più, quasi ad implorare.
Vuole decisamente sentire la lingua di Carmen dentro di se e Carmen non si fa attendere.
Io succhio con avidità e guardo di sottecchi la scena di cui sono protagonista e spettatrice al tempo stesso.
Ora le cosce di Eleonora sono oscenamente aperte
Una gamba è a terra e l'altra sullo schienale del divano.
La testolina bionda di Carmen si muove fra le sue cosce e decisamente ad Eleonora questo giochino piace parecchio a giudicare dai mugolii e dalle parole oscene che sento uscire, per la prima volta, dalla sua bocca.
Io e Dolores continuiamo a succhiare avidamente i capezzoli di Eleonora, la quale, improvvisamente smette di respirare, tende il suo corpo come un arco e, poco dopo, si lascia andare ad un orgasmo irrefrenabile nella bocca avida di Carmen.
Carmen solleva il viso verso di noi, le sue labbra ed il suo mento luccicano grazie ai succhi lasciati da Eleonora.
Carmen si passa la lingua con soddisfazione sulle labbra, e sorride sorniona.
Ora tocca a te, sembrano suggerire i suoi occhi che mi guardano in modo penetrante ed ambiguo.
Sento le mie viscere contorcersi per l’eccitazione.
Le due spagnole si alzano e si avvicinano a me, carezzandomi a quattro mani su tutto il corpo e mi obbligano a seguirle.
Si dirigono verso la mia camera da letto, ben visibile dal soggiorno.
Mi sento in balia completa di queste due incredibili e stupefacenti , vogliose signore.
Il mio sogno sta per prendere forma ed io potrei morire ora, per l’emozione e per la voglia che sento aumentare in modo esagerato dentro di me.
Eleonora viene abbandonata sul divano, nuda ed ansimante, affinché possa riprendersi dopo l'orgasmo devastante che l'ha spossata.
Mi ritrovo sdraiata sul letto completamente nuda.
Ho due donne sopra di me che si avvicendano per darmi tutto il piacere possibile.
Non so dire se sia Carmen o Dolores, Dolores o Carmen a procurarmi determinate sensazioni.
Me le godo semplicemente.
Sento due lingue che stanno esplorando ogni centimetro della mia pelle, sento quattro mani che mi frugano dappertutto, sento voci e sospiri , ma non riesco a capire se provengano dalla mia bocca o dalla loro.
Le carezze si fanno sempre più profonde, le lingue diventano sempre più sfacciate e presto mi rendo conto di avere due cosce posizionate sopra il mio viso.
Vedo solo una fica ben depilata che si struscia sulle mie labbra.
Sento contemporaneamente, che qualcuno sta dilatando la mia vagina per poter agevolmente iniziare un interminabile gioco di lingua sul mio clitoride.
Spontaneamente uso le mani per allargare la fica che sta dinnanzi al mio viso e anche io prendo a lambire dolcemente con la lingua il fiorellino che vedo a malapena.
Sento intanto il mio clitoride, abilmente succhiato da una bocca avida e vogliosa.
Lecco anche io, in modo ora disordinato, e percepisco dei succhi che colano sul mio mento.
E’ la prima volta che lecco una donna e devo dire che il suo sapore mi piace, e poi sono talmente arrapata che farei qualsiasi cosa mi venisse richiesta in questo momento.
Il clitoride che ho davanti a me è durissimo ed eretto, ha una misura decisamente abnorme per essere un clito femminile, pare quasi il cazzetto di un ragazzino.
Lo afferro tra le labbra e lo succhio muovendo la testa a simulare un abile pompino.
Anche il mio clitoride, laggiù, sta subendo lo stesso trattamento.
Ma nel contempo posso percepire due, forse tre dita che stanno agevolmente entrando nella mia vagina e si muovono dentro e fuori di me, quasi a simulare un coito.
Sento di essere bagnata, sento colare dalla mia fica una esagerata dose di succo.
Colei che si occupa del mio piacere se ne rende conto e, in men che non si dica, sento qualcosa di molto grosso farsi strada dentro la mia intimità.
Non so cosa possa essere, forse le due hanno portato con se qualche giocattolo in lattice, o forse hanno preso qualche oggetto che hanno visto in camera mia, forse una bottiglietta od un flacone di profumo. Non posso vedere e non voglio guardare, mi godo questa penetrazione lenta ma violentissima, viste le dimensioni dell'oggetto che mi sta aprendo in due la fica.
La lingua della signora non smette un istante di guizzare sul mio clito e quell'adorabile attrezzo entra lentamente fino a riempirmi tutta.
Lo sento pompare dentro di me, insistente, inesorabile, durissimo e grosso.
Lei continua a stuzzicarmi il clito provocando in me numerosi orgasmi.
Afferro i fianchi di quella che mi sta addosso e muovo la lingua in modo disordinato
Succhio, gemo, grido, mi fermo, ricomincio a leccare.
Non devo essere una grande esperta ma, a giudicare dai lamenti che sento intorno a me, la signora mostra di gradire tantissimo i miei inesperti tentativi di darle piacere.
Ho gli occhi chiusi e mi godo questo indescrivibile momento, ma improvvisamente, sento la voce di Eleonora che mi sussurra qualcosa del tipo ”che gran troia che sei”.
Apro un occhio e mi rendo conto che la mia amica è seduta accanto a noi sul tappeto e si sta masturbando godendo la scena, presumo estremamente eccitante.
Io sono distesa con una donna a cavalcioni sulla mia bocca, ho un'altra donna fra le gambe che mi lecca e mi penetra.
Con la fantasia, salgo un secondo sul soffitto e guardo giù.
Vedo il mio corpo che freme, si contorce e sobbalza al ritmo del piacere.
Eleonora ha due occhi allucinati, si accarezza il clito con la mano sinistra, intravedo la sua mano destra che si muove con regolarità, poiché sta simulando una penetrazione solitaria con un grosso cero che prima campeggiava sulla mensola del salotto.
Grandissima porca.
Sta semplicemente godendo da sola facendo la guardona.
Improvvisamente sento che sta per giungere un ennesimo orgasmo, dimentico Eleonora e penso solo a me stessa.
Godo, godo ancora una volta in modo pazzesco e poi mi abbandono sul letto.
Le mie due nuove amiche si rendono conto che ho bisogno di riprendere fiato e si occupano immediatamente di Eleonora, la accompagnano dolcemente a sdraiarsi sul letto accanto a me ed entrambe si infilano fra le sue gambe.
Le vedo, quasi in sogno, leccare avidamente in due, le cosce aperte di Eleonora.
Le vedo, le guardo mentre si alternano sul suo clitoride, lo succhiano a turno, lo lambiscono a fior di labbra, lo afferrano decise fra le labbra, lo mordicchiano delicatamente .
Credo che sia impossibile sopportare tanto.
Mi giro su un fianco, mi metto comoda, è venuto il mio momento di guardare.
La notte è lunghissima e nessuna di noi ha intenzione di dormire.
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